La Cina presenta un disegno di legge per regolamentare l'intelligenza artificiale
Città del Messico, 10 giugno 2023.- Un disegno di legge che mira a regolamentare la ricerca e lo sviluppo dell’intelligenza artificiale è stato presentato all’Assemblea nazionale del popolo cinese, l’organo legislativo del Paese. Se approvato nei prossimi mesi, questo disegno di legge diventerebbe la prima legislazione nazionale sull’IA della Cina.
Gli esperti citati dal quotidiano locale Global Times sottolineano l’urgente necessità di regolamentare la ricerca e lo sviluppo della tecnologia dell’intelligenza artificiale e delle sue catene di approvvigionamento, dal momento che il settore ha registrato una rapida crescita senza precedenti nel Paese. Stabilire una legge nazionale per l’intelligenza artificiale fa parte di un piano di sviluppo elaborato dalla Cina nel 2017.
Li Zonghui, vicepresidente dell’Istituto statale di intelligenza artificiale e cibernetica, ha dichiarato al giornale che « l’intelligenza artificiale è già utilizzata in vari campi, il che ha creato grandi sfide che devono essere affrontate con urgenza ».
Il piano stabilito dal Consiglio di Stato nel 2017 evidenzia la necessità di istituire un primo sistema di leggi, regolamenti, etica e politiche nel campo dell’intelligenza artificiale per valutarne e controllarne la sicurezza. Secondo il progetto, entro il 2025 l’intelligenza artificiale dovrebbe diventare una delle principali forze trainanti del potenziamento industriale e della trasformazione economica del paese.
Lo scorso aprile, la Cyberspace Administration of China ha emesso una bozza di documento normativo per il settore dell’intelligenza artificiale. Il documento stabiliva che i testi generati dall’intelligenza artificiale non potevano includere contenuti che tentassero di sovvertire il potere statale, incitare alla divisione del Paese o promuovere odio e discriminazione etnica. Le aziende sono state inoltre invitate ad adottare misure adeguate per evitare che gli utenti diventino eccessivamente dipendenti o assuefatti ai contenuti.
Inoltre, il Ministero cinese dell’Industria e dell’Information Technology ha annunciato a maggio l’istituzione di un comitato etico e di un gruppo di esperti per la scienza e la tecnologia, con l’obiettivo di istituire un unico sistema di gestione per affrontare le questioni etiche nel campo dell’intelligenza artificiale.
Aziende cinesi come Baidu o Sensetime hanno recentemente presentato i propri chatbot simili al popolare ChatGPT sviluppato dalla società americana OpenAI. Tuttavia, ci sono state domande sull’applicazione di questa tecnologia in Cina a causa della rigida censura imposta dalle autorità.