Il governo dell'Ecuador afferma che le proteste minacciano la democrazia

Le forze armate dell'Ecuador hanno annunciato che non permetteranno che azioni contro la politica economica del presidente Guillermo Lasso minaccino la democrazia.

La dichiarazione arriva nel mezzo di scontri tra leader indigeni e forze di sicurezza a Quito, la capitale del Paese.

Migliaia di indigeni hanno preso parte a una manifestazione lunedì (20) per chiedere risposte del governo a determinate richieste, tra cui la riduzione dei prezzi del carburante, l'estensione delle scadenze per il pagamento dei debiti finanziari, la limitazione dell'espansione del petrolio e l'aumento del budget per la sanità e l'educazione interculturale.

L'esecutivo ha risposto alle richieste di contatto degli indigeni e dice di essere in attesa di notizie. Ha inoltre accettato proposte di mediazione provenienti da organizzazioni della società civile.

Conflitto

Forze di sicurezza e manifestanti si sono scontrati nella capitale martedì pomeriggio (21). Alcuni manifestanti hanno lanciato bastoni e sono stati respinti con gas lacrimogeni e munizioni non letali.

"Le forze armate non permetteranno alcun tentativo di infrangere l'ordine costituzionale o qualsiasi azione contro la democrazia e le leggi della repubblica", ha dichiarato il ministro della Difesa Luis Lara in una dichiarazione alla stampa, insieme ai vertici militari.

"Chiamiamo gli ecuadoriani all'unità nazionale", ha aggiunto, citando che dietro la violenza delle proteste ci sono "le mani del narcotraffico e della criminalità organizzata".

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