Fiducia critica per credere ancora nel contratto sociale

Ti sei sentito solo e isolato? Potresti non essere tu, ma il caos del mondo che indebolisce i nostri legami personali. Oggi è fondamentale interrogarsi sulle nostre emozioni, su come prendiamo le decisioni e su come scegliamo le amicizie che ci circondano”, afferma il filosofo sivigliano David Pastor Vico, nel suo nuovo saggio etica degli indagatiun libro rivolto ai giovani che recupera il passato per affrontare le principali sfide del futuro, come la crisi climatica o il populismo. All'inizio delle sue battute, Pastor viaggia indietro nel tempo fino a ritrovarsi adolescente, come se vivesse in un film hollywoodiano degli anni 80. Si immagina smarrito, confuso, senza sapere se offrire qualche buon consiglio, senza poterlo essere avvertito di tutto il bene e il male che lo aspettano... anche se questo significa darsi qualche schiaffo a mani aperte. Poi si rivolge, metaforicamente, al lettore, che presume essere uno studente, e promette lo stesso, ma (per fortuna) senza schiaffeggiarlo.

etica degli indagati è la seconda parte di Filosofia per i sospettosi, un primo saggio in cui il filosofo si confronta con questo "individualismo idiota", quello che dimentica un "noi" critico e dove riesce da solo ad andare oltre il più intelligente. Il pensatore parte dall'essenziale: memorizzare o spiegare da zero il significato delle parole che tutti usiamo senza pensare alla loro radice: etica, politica, morale... Nessuno necessariamente cattivo, ma ognuno con un'utilità diversa.

Pastore: “La ricchezza sarà sempre nella varietà e la nostra forza nell'unione”

Questo nuovo saggio, sempre rivolto agli studenti delle scuole superiori o ai giovani studenti universitari, sottolinea ancora una volta l'idea di individualismo di fronte alla generazione di Instagram o TikTok. Nel motto dell'Oracolo di Delfi, "conosci te stesso", Pastor legge un invito che molti filosofi dell'epoca recitarono prima di lui: migliorare se stessi per potersi relazionare con gli altri e creare un "noi" più forte. "Non è un lasciapassare per sentirsi unici nell'universo e benedetti per questo", insiste, ma piuttosto " Ci spinge a scoprire in cosa siamo bravi in ​​relazione al nostro ruolo nella convivenza con gli altri.

Pastor presume che il suo lettore adolescente o giovane adulto, messicano o spagnolo, viva in circostanze che non sono esattamente quelle sue toi il passato. Nascere in un mondo molto più piccolo e interconnesso ma più vulnerabile e con un enorme carico di aspettative, essere preso per idiota dai propri anziani e in un ecosistema in cui tutti vogliamo crederci speciali e unici, dimenticandoci che "nella varietà sarà sempre la ricchezza e nell'unione la nostra forza”.

Il filosofo propone una mappa basata sul vecchio Epicuro e sulla sua idea di aponia, ovvero fuggire dal dolore piuttosto che cercare il piacere

Così, in questo presupposto generazionale di 'ricordati che sei solo un uomo', di questa impotenza e di questa umiltà che sono state alla base di tutta la filosofia, l'autore propone di smantellare ogni postulato sulla morale – e non sull'etica – e sulla relatività culturale che a volte si difende. Rivedi la storia della schiavitù (legale in alcuni paesi fino al 1981) e confrontala con i dibattiti attuali in Spagna o in Messico mette il lettore in condizione di analizzare quanti errori cadrà nel credere che i valori transitori debbano essere universali.

Offre quindi a chi lo segue una carta basata sul vecchio Epicuro e sulla sua idea di aponia, ovvero fuga dal dolore piuttosto che ricerca del piacere. Un'utopia impossibile, quella dell'atarassia o tranquillità dell'anima, che si può ricercare attraverso la vera amicizia o un'autosufficienza altrettanto utopica. Allo stesso modo, pensatori attuali come Fernando Savater, oi suoi colleghi José Antonio Marina o José Carlos Ruiz, servono a mostrare la via ai suoi studenti.

E, soprattutto, ricordare che in ognuno c'è la possibilità di generare un “noi” basato su questa cosa complicata che è la fiducia. Fiducia come base dell'etica, cioè del modo in cui noi esseri umani ci relazioniamo gli uni con gli altri, senza rinunciare al senso critico ma sapendo che solo insieme possiamo migliorare.

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