Arte, Mirabili Rest in mostra a Noto. Foto di Gaetano Gambino

Noto – Verrà inaugurata il 16 dicembre con una cerimonia nella sala degli specchi alle ore 17, la mostra fotografica “Wonderful Remains”, frutto di tanti anni di ricerche condotte negli angoli più remoti di chiese, monasteri dismessi, dimore storiche, collezioni private e musei. A Noto come a Catania.

Opere del passato che, mutata la funzione a cui erano destinate, liberate dal loro creatore, hanno tuttavia acquisito una forza vitale sorprendente. Marvelous Remains è un'indagine condotta in un universo parallelo al nostro solitamente ignorato, esiliato, confinato in un'altra dimensione. Vi abitano insolite forme di vita che, mentre la materia oscura si rivela interagendo con la luce proveniente dai buchi neri, sono state catturate dall'occhio di Gaetano Gambino. Alleata del tempo, dell'attesa, della luce e dell'ombra, abituata a convivere con resti abbandonati e lucenti, la sua selce ha svelato la sua invisibile essenza, la materia oscura che abita spazi infiniti in tempi infiniti, ha mostrato il suo respiro, gli effetti gravitazionali, il percorso luminoso . Le sue fotografie hanno così voci liberate, hanno forme riscattate, “cose” che esistono inosservate, incomprese che significano, escluse a cui resistono. Questo evento culturale di pubblico interesse nasce dalla felice collaborazione tra il Museo Civico di Noto e l'Associazione Mediterraneo Sicilia Europa. L'Associazione ispira le proprie attività ai principi della mutualità, dello spirito di comunità e dell'integrazione sociale. Si propone di contribuire al superamento di ogni forma di discriminazione attraverso progetti contro la povertà e progetti di formazione e studio, mostre d'arte contemporanea, convegni e pubblicazioni. Enfatizza la cultura come strumento di valorizzazione e rivitalizzazione del territorio. Mira a diffondere la pratica artistica per aumentare la partecipazione della società civile. La mostra sarà aperta fino al 15 marzo 2023.

GAETANO GAMBINO
Nato a Caracas nel 1959, è figlio d'arte. Dopo i primi anni nel laboratorio di famiglia di Caltagirone, si dedica all'esplorazione dei beni culturali partecipando, tra l'altro, al progetto Orao di Folco Quilici a Siracusa, accademia di arti e tecniche audiovisive con docenti come Mimmo Iodice . Si orienta quindi verso la produzione editoriale sul patrimonio artistico siciliano, non trascurando le incursioni in altri campi e partecipando a diverse mostre in Italia e all'estero. Il suo percorso professionale ed estetico lo porta a mettere in discussione l'immortalità delle forme, l'eternità della natura e l'espressione artistica dell'uomo.

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