Ricamo, ecco il punto Chiaramonte, recuperato dall'oblio. FOTO Chiaramonte Gulfi
Un punto ricamo recuperato dal passato, tramandato di generazione in generazione, e ora pronto a diventare elemento di tendenza, passando dalle antiche passerelle siciliane ai capi alla moda. Si tratta del "Punto Chiaramonte", un punto ricamo molto particolare che intreccia più fili di lino e cotone su tele e griglie per creare figure simili a un chicco di caffè, da disporre a croce oa rettangolo. In questo specifico punto di ricamo, il Comune di Chiaramonte Gulfi, attraverso un progetto finanziato dalla Regione Siciliana, lancia un evento che, per un'intera settimana, da questo giovedì 15 dicembre a giovedì 22, permetterà di valorizzare il prezioso lavoro che oggi ancora oggi, all'interno delle loro case o in piccole strutture, le donne ricamatrici portano avanti questa tradizione che impreziosisce i tessuti. Il progetto “Punto (a) Chiaramonte” focalizza quindi l'attenzione sul ricamo come attrazione per lo sviluppo antico e moderno. Si inizia giovedì 15 dicembre alle ore 19:30 e il Museo del Ricamo porterà il nome della signorina Turidda Rosso, che fu promotrice del punto che poi si diffuse tra le ricamatrici che ancora oggi lavorano a mano. venerdì 16 (dalle 18.00 alle 20.30), sabato 17 (dalle 22.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 18.30) e domenica 18 dicembre (dalle 22.00 alle 13.00 e dalle 16.00 alle 20.30) al Circolo dei Cavalieri (in piazza Duomo) ospiterà la straordinaria esposizione di preziosi merletti e abiti sapientemente ricamati, provenienti da collezioni private e che mettono in risalto il particolare punto di ricamo. Spazio ai giovani con laboratori dimostrativi a loro dedicati da svolgere all'interno del museo nei giorni successivi, lunedì 19, martedì 20 e mercoledì 21 dicembre (dalle ore 10 alle ore 12) con l'obiettivo di sensibilizzare anche i non specialisti alle tecniche di facendo quel particolare punto di ricamo. L'evento si concluderà il 22 dicembre con una tavola rotonda in programma nella Sala Sciascia dove saranno esposte le opere realizzate nei giorni precedenti. L'evento è stato presentato in conferenza stampa dal sindaco Mario Cutello, dal vicesindaco Elga Alescio e da una rappresentanza di ricamatrici. Nei mesi scorsi si è occupata della fase progettuale Logos, rappresentata questa mattina da Alessia Gambuzza. Come spiegato dagli amministratori comunali, il comune di Chiaramonte è diventato, per la sua storia culturale, un vero e proprio punto di riferimento, quasi una vera e propria "patria", di pizzi di lino e fili preziosi, veri e propri tesori che già nel medioevo si creavano dalle mani esperte di esperte ricamatrici, prime custodi di questi segreti di lavorazione trasmessi alle attuali generazioni di artigiani. Un valore intangibile, quello dell'arte della sfilata, preziosa tecnica di esecuzione che nel 2007 è stata iscritta dalla Regione Sicilia nel Registro dei patrimoni immateriali dell'UNESCO e che oggi non solo rischia di non essere del tutto valorizzata, ma di perdersi insieme con tanti vecchi mestieri di cui si conserva quasi solo la memoria. Da qui l'idea di promuovere la tradizione e l'eccellenza e stimolare la rinascita dell'antica arte del ricamo del "Punto Chiaramonte", scoperta nel 1999 da una ricamatrice che ha ritrovato un punto ricamo oggi quasi del tutto dimenticato e privo di fonti che avevano stato “codificato”, a seguito di ricerche e approfondimenti effettuati dalla locale associazione ricamo e parata. Per il futuro è prevista anche l'attivazione di una Scuola degli Antichi Mestieri per la realizzazione di esperienze formative di medio periodo e turismo esperienziale di breve periodo volte a promuovere le eccellenze del territorio legate alla filiera del ricamo, destagionalizzare i flussi turistici e riattivare l'antico mestiere di ricamatrice/sartista.
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