Il PIL del Cile registra il più grande calo trimestrale in più di 2 anni

Nel terzo trimestre di quest'anno, l'economia cilena ha registrato la più grande contrazione trimestrale in più di due anni, secondo i dati diffusi questo venerdì (18) dalla banca centrale del paese.

I numeri negativi crescono mentre aumentano anche i timori sulla possibilità di recessione del più grande produttore mondiale di rame.

Il prodotto interno lordo (PIL) è sceso dell'1,2% rispetto al secondo trimestre, rappresentando il calo maggiore dal secondo trimestre del 2020, quando l'economia si è contratta del 13% al culmine della pandemia di covid-19.

Il dato è peggiore di quanto previsto dagli economisti interpellati dall'agenzia Reuters, che prevedevano un ribasso massimo dell'1,0% nel confronto trimestrale.

L'economia cilena si è rapidamente ripresa dalla crisi legata alla crisi sanitaria del coronavirus, ma è stata duramente colpita dall'aumento dell'inflazione, che ha portato la Banca centrale ad alzare i tassi di interesse all'attuale livello dell'11,25%.

Nel confronto annuale, secondo i dati ufficiali del Paese, l'economia cilena è cresciuta dello 0,3% nel terzo trimestre, leggermente al di sopra delle attese di un aumento dello 0,2%.


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