Nuove epoche, nuovi cartoni animati?

Film, romanzi, canzoni, opere teatrali, fumetti: qualsiasi creazione culturale è un veicolo importante per trasmettere valori e costruire idee. In questo senso, la popolazione infantile ha un ampio bagaglio di contenuti con cui andare forgiando il loro primo sviluppo vitalesoprattutto in un momento in cui l'evoluzione tecnologica consente di contenere infinite risorse in un unico dispositivo.

Non è sempre stato così: nel 1906, l'americano James Stuart Blackton inventò il cinema disegnato su nastro di celluloide, che sarebbe stato il punto di partenza per i cartoni animati. Da quel momento iniziarono a farsi strada fino agli anni '20, quando sarebbe arrivata l'era Disney e i suoi personaggi mitici: Topolino, Plutone e Paperino erano tra le icone più straordinarie, a cui altre figure come Popeye, Bugs Bunny o Betty Boop. Alla fine degli anni '50 lo studio Hanna-Barbera riprende la fiaccola e continua a creare personaggi, lanciandosi nella produzione di figurine e serie come I Flintstoneil Yogi Bear o i progenitori. Anche alcuni dei più grandi studi cinematografici dell'epoca, come Metro-Goldwyn-Mayer e Warner Bros, iniziarono a produrre e distribuire importanti opere per il cinema e la televisione. L'animazione era decisamente un'area inesplorata.

valori mobili

I cartoni animati hanno temi ricorrenti, come storie di famiglia e di amicizia, ma queste creazioni si sono sempre adattate alle nuove realtà. Questo è il caso di I Flintstone, una sapiente satira della società degli anni Sessanta in cui siamo invitati a osservare la vita di due famiglie tradizionali. Uno di loro, composto da Pedro, Vilma e la loro figlia Pebbles, mostra una vita quotidiana che può essere familiare allo spettatore: Pedro trascorre buona parte della giornata lavorando nella cava e, sebbene mantenga una vasta vita sui social network, finisce talvolta dimenticando il loro necessario ruolo di padre. Il suo amico Pablo, sposato con Betty e che Pedro chiama affettuosamente “nano” per la sua bassa statura – aggettivo che oggi non si sentirebbe nei cartoni animati – ha un carattere migliore ed è più onesto di lui. Le donne di entrambe le coppie, invece, sono pressoché uguali: hanno corpi molto magri e si dedicano alla cura dei figli e alle faccende domestiche.

Serie come "Hilda" e "Steven Universe" mostrano famiglie e ruoli al di fuori degli stereotipi tradizionali

Qualche anno dopo, alla fine degli anni '80, troviamo la comparsa di I Simpson, che costruiscono attraverso i loro disegni, con semplicità, un'altra critica sociale in cui assistiamo ai problemi e alle avventure di Homer, Marge, Lisa, Bart e Maggie. Questa serie, infatti, inizialmente non era rivolta ai bambini, essendo considerata una delle prime creazioni animate per un pubblico adulto, ma un buon numero di ragazzi e ragazze la seguiva comunque. E cosa troviamo lì? Di nuovo una famiglia classica, unita e rafforzata nelle avversitàcon alcuni ruoli simili a I Flintstonema con legami familiari diversi: troviamo un Bart disobbediente, una Lisa molto chiara su ciò che vuole e che si ribella alle norme sociali, una casa con orari diffusi e una televisione onnipresente in ciascuna delle interazioni.

Ma la società sta cambiando e, che gli piaccia o no, i cartoni animati no potrebbero smettere di offrire nuove configurazioni. Per questo negli ultimi anni hanno iniziato a essere prodotte altre tipologie di serie, in cui vengono presentate famiglie dalla composizione più diversificata, con meno stereotipi e con ruoli di genere diversi per uomini e donne. E se ci riferiamo a un simbolo della televisione, un esempio sarebbe rappresentato dai pupazzi di via del sesamo nella sua versione americana, dove continuano ad essere rilasciati nuovi capitoli e dove, nell'ultimo anno, sono stati incorporati personaggi più diversi.

Alcune serie incorporano anche nuove visioni, come nel caso di Ilda, che racconta le avventure di una ragazza coraggiosa e amante della natura che vive nei boschi con sua madre e il suo cane. Hilda, la cui personalità rivela una persona avventurosa ed empatica, vive in una famiglia monoparentale dove la madre sfugge agli stereotipi, diventando una figura autonoma. Un altro esempio sarebbe Steven Univers, una serie il cui protagonista è un ragazzo di 14 anni dotato di poteri la cui educazione presenta tre guerrieri con super abilità, un padre umano e una madre aliena. Nei suoi capitoli ci sono sottili pennellate sul genere, sulle relazioni diverse, sugli orientamenti sessuali e sui caratteri razzializzati, il tutto senza perdere sfondo di avventura. Se andiamo sul grande schermo, accade qualcosa di simile con il film Rosso, che ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra gli altri per aver mostrato cambiamenti nel corpo di un adolescentecome accade con le mestruazioni, un problema appena visibile nell'animazione.

Ed è che i cartoni animati sono un potente strumento di educazione sociale e, quindi, i messaggi che vengono trasmessi attraverso di essi si evolvono, proprio come si evolve la società. Nuove produzioni culturali che arrivano in una società dove la diversità appare come un chiaro segno di identità.

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