Bolsonaro si rammarica dell'attacco al vicepresidente argentino
Il presidente della Repubblica e candidato alla rielezione, Jair Bolsonaro (PL), ha espresso solidarietà alla vicepresidente dell'Argentina, Cristina Kirchner, vittima di un attentato lo scorso giovedì (1).
Come riportato da questo quotidiano digitale, un uomo di 35 anni nato in Brasile è stato arrestato a Buenos Aires dopo aver puntato una pistola calibro 3.8 contro Kirchner. Secondo il governo argentino, la pistola ha fatto cilecca quando ha cercato di sparare.
In una dichiarazione ai giornalisti nel Rio Grande do Sul, il rappresentante si è rammaricato dell'episodio e lo ha paragonato al colpo di coltello subito nel 2018. “Mi dispiace, è un rischio che corrono tutti. Sono quasi morto nel 2018 e non ho visto la sinistra preoccuparsi per me”, ha dichiarato.
Interpellato nuovamente sul caso, il capo dell'esecutivo federale ha aggiunto: "Ho già provveduto [o lamento], Ho inviato una nota, mi dispiace. Ora, quando sono stato accoltellato, c'erano persone che applaudivano. Scusami. Alcune persone mi hanno già incolpato per questo problema. L'aggressore era contento di non sapere come maneggiare un'arma. Se lo sapessi, sarei riuscito nel tentativo”.
Sempre nell'intervista, dopo che i giornalisti hanno insistito sull'argomento, Bolsonaro ha fatto un terzo accenno all'episodio vissuto da Kirchner.
“Ho già detto che mi dispiace, anche se non ho simpatia per lei, non glielo auguro; ora, quando sono stato accoltellato, quelle persone a sinistra sono rimaste in silenzio, ma va bene, abbiamo un cuore, vogliamo il meglio, mi dispiace per quello che è successo e spero che l'indagine sia fatta, per scoprire se è stato nella sua testa o qualcuno che forse lo avrebbe assunto per farlo.