La Corea del Nord utilizza aerei da combattimento nella nuova provocazione di Stati Uniti e alleati

L’escalation delle tensioni militari nella regione della penisola coreana ha aperto un nuovo capitolo giovedì (6), con la dittatura comunista di Kim Jong-un che ha promosso una rara esercitazione di bombardamento lungo il confine con la Corea del Sud. Questo nuovo episodio si aggiunge ad una sequenza di provocazioni scattate nei giorni scorsi.

Martedì (4), come riporta questo quotidiano digitale, la Corea del Nord ha effettuato con successo un test con un missile a raggio intermedio con capacità nucleare in grado di raggiungere Guam, la principale base statunitense nel Pacifico occidentale.

Il proiettile ha sorvolato il territorio del Giappone e ha preso dal panico gli abitanti. In risposta, il giorno successivo è stata effettuata un’esercitazione coordinata di caccia alleati avanzati, mentre Seoul ha testato un attacco bomba di precisione e ha sparato quattro missili a corto raggio, uno dei quali si è rotto a mezz’aria ed è caduto senza ferire nessuno.

Allo stesso tempo, il governo degli Stati Uniti ha inviato la sua portaerei USS Ronald Reagan, che stava tornando da un vertice navale con sudcoreani e giapponesi, nel Mar del Giappone, noto anche come Mare dell’Est, che sono le acque che separano l’arcipelago dalla penisola coreana.

Lo scorso mercoledì sera (5), Pyongyang ha lanciato in mare altri due missili a corto raggio e ha ordinato il sorvolo del confine con otto caccia e quattro bombardieri, tutti modelli sovietici molto obsoleti.

In risposta, Seoul ha inviato circa 30 aerei da combattimento a nord del suo territorio, nel tentativo di frenare eventuali violazioni dello spazio aereo, ma ciò non è avvenuto.

Lo schema degli attacchi militari suggerisce che dopo 40 lanci di missili nel solo 2022, il dittatore Kim sta segnalando che condurrà un altro test nucleare per provocare gli Stati Uniti e i suoi alleati regionali, cercando di riprendere i negoziati sulle sanzioni che colpiscono il Paese.

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