23 milioni stanziati all'Asp Ragusa spesi in maniera non certificata Ragusa

Ragusa – È gestito da Angelo Aliquò.
Ben 23,4 milioni stanziati all'Asp di Ragusa in due fasi per la fornitura di test rapidi (tamponi nasofaringei) per la rilevazione del Covid19 su una spesa certificata di 216,8 milioni, appena il 50% rispetto ai 400 milioni messi a disposizione della Sicilia per l'emergenza sanitaria dovuta alla diffusione del virus. Il caso Ragusa è stato evidenziato dalla Corte dei Conti nella relazione al bilancio 2020 della Regione, per i giudici si tratta di "una cifra enorme". In generale, la Corte si concentra sull'attività istruttoria “volta a verificare quale parte delle risorse comunitarie riprogrammate sia stata effettivamente certificata”.

“Non è emersa con chiarezza l'esistenza di un coordinamento nell'utilizzo delle risorse europee e nazionali destinate all'emergenza sanitaria – si legge nel rapporto”.

Inoltre, “gli importi ad oggi non certificati non rientrano nelle garanzie poste in essere con l'accordo Stato-Regioni, comportando un rischio di perdita del finanziamento qualora la somma mancante non possa essere certificata entro il termine. di ammissibilità della spesa del Po (31 dicembre 2023) o non sarebbe possibile effettuare una nuova rimodulazione”. La Corte dei Conti sottolinea in particolare che “non esiste una spesa certificata di 2 milioni di euro, relativa ad interventi infrastrutturali per l'innovazione tecnologica; per 43 milioni di euro relativi alla riqualificazione delle sedi didattiche delle scuole pubbliche e delle università e per quelli relativi alla prevenzione dell'abbandono scolastico e all'integrazione delle persone svantaggiate, al miglioramento dei servizi scolastici anche attraverso l'aggiornamento dell'offerta degli strumenti di promozione della formazione a distanza per le fasce più vulnerabili della popolazione; 15 milioni di euro per l'acquisto di attrezzature per la didattica a distanza. In merito a quest'ultimo atto – si legge nel verbale – è emerso in sede istruttoria che solo alla fine del 2021 il competente Centro di Responsabilità, l'Ufficio Speciale del Dipartimento dell'Istruzione e della Formazione Professionale, ha proceduto all'erogazione degli anticipi delle somme alle scuole beneficiarie che, ad esempio, invece, per mancata attivazione del profilo gestionale del sistema informativo di Caronte, non hanno potuto effettuare la rendicontazione”.

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